GIS e software di manutenzione: connubio perfetto per lavorare con efficienza

Sempre più aziende di approvvigionamento energetico e idrico e società multiutility sfruttano i vantaggi offerti dalla manutenzione digitale. Spesso, pero, sorge il dubbio che questi software possano rappresentare un doppione del già affermato sistema GIS o che vi si pongano in concorrenza. Tutto ciò è infondato: i due sistemi si sposano alla perfezione. Lo dimostra Industrielle Betriebe Interlaken AG, che usa il software di manutenzione Inventsys.

Per Industrielle Betriebe Interlaken AG (IBI), il GIS è diventato uno strumento indispensabile. Nei progetti di costruzione delle condutture degli impianti, infatti, il fornitore di servizi energetici e idrici necessita di schemi aggiornati e completi. Nel GIS, tutti i dati geografici e tecnici relativi alle condutture degli impianti vengono costantemente aggiornati e sincronizzati per conoscere l’esatto percorso delle condutture. Oltre alle proprie reti, IBI registra anche le reti fognarie di vari comuni. Inoltre, molte imprese di costruzioni e società terze richiedono informazioni relative agli schemi. A seconda delle esigenze, gli esperti di IBI forniscono i dati in formato digitale o sotto forma di schemi cartacei. In una o nell’altra modalità, i dati vengono ricavati dal sistema GIS.

Dati GIS come punto di partenza

Il sistema è in uso da lungo tempo e si dimostra particolarmente valido. Non stupisce, quindi, che si sia parlato anche del GIS nel momento in cui IBI si è trovata a valutare un sistema per la manutenzione digitale dei propri impianti di approvvigionamento di acqua, gas e corrente. Il requisito era che i due sistemi potessero essere interconnessi. Inoltre, tutti i dati già disponibili nel GIS dovevano essere utilizzati come punto di partenza per la manutenzione digitale.

Il software di manutenzione di Inventsys è semplicissimo. Questo è uno dei motivi per cui IBI ha deciso di affidarsi a questa soluzione. Già in fase di implementazione l’azienda ha potuto utilizzare i dati provenienti dal GIS, così da poter inventariare facilmente i diversi impianti di fornitura idrica, elettrica e del gas. Ogni oggetto di manutenzione è stato connesso anche al rispettivo impianto all’interno del GIS: era già presente, infatti, un collegamento fra i due sistemi.

Il collegamento consente di accedere in tempo reale ai dati del rispettivo impianto all’interno del GIS dal software di manutenzione e viceversa. In questo modo, i dati esistenti si integrano in modo ottimale senza che gli esperti di IBI li debbano duplicare. «Nel lavoro di tutti i giorni, questo risulta molto comodo per i nostri dipendenti», spiega Markus Graf, Responsabile gestione progetti e asset di IBI. «Si può dire che abbiano letteralmente in tasca tutte le informazioni che servono.»

INTEGRAZIONE DEI DATI IN TEMPO REALE

I vantaggi dell’interconnessione non si fermano qui. I dati delle mappe dei due sistemi possono essere sovrapposti nel software di manutenzione di Inventsys. Questo permette di visualizzare le informazioni di qualsiasi servizio: oltre alle reti di condutture, le mappe catastali più frequentemente utilizzate e le zone protette, ma anche mappe autodefinite relative, ad esempio, alle aree di responsabilità o zone di pressione. Gli utenti possono mostrare o nascondere queste informazioni sull’app con un semplice tocco. A tale scopo, i dati vengono integrati dal GIS nel formato comune WMS/WMTS in tempo reale, così da rendere disponibili sempre i dati più aggiornati. In questo modo, è possibile connettere tutti gli attuali fornitori GIS presenti sul mercato.

I benefici di quest’integrazione emergono chiaramente soprattutto nel lavoro concreto sugli impianti. Markus Graf cita un esempio a riguardo: «Dato l’elevato numero di idranti, i dipendenti del nostro team di manutenzione non conoscono l’ubicazione di ognuno di essi. Per individuarli nel corso di lavori di manutenzione, prima si avvalevano di mappe cartacee. Oggi, invece, sono in grado di localizzarli con grande facilità grazie all’app di Inventsys, risparmiando tempo e carta.»

Gli esperti non hanno neppure bisogno di aprire il GIS: è sufficiente utilizzare le mappe di contesto standard di swisstopo o del fornitore GIS, le mappe catastali o le immagini satellitari. La visualizzazione ad alta precisione è utile, ad esempio, anche ai fini dell’individuazione e identificazione delle valvole a saracinesca, che a volte sono nascoste, vicine e non contrassegnate. Questa funzione di navigazione risulta molto utile soprattutto per i nuovi dipendenti. Con un semplice clic, infatti, possono raggiungere un impianto seguendo direttamente le indicazioni dell’app, senza dover prima programmare il sistema di navigazione dell’auto o portare con sé cartine e mappe.

Pratica funzione di sincronizzazione dei dati

Oltre all’integrazione di informazioni esterne del GIS Layer, nel sistema di Inventsys è naturalmente possibile importare o esportare via Excel anche altri dati. All’occorrenza, i dati possono essere controllati dal punto di vista della completezza, ad esempio una o due volte all’anno, con la funzione di sincronizzazione integrata.

Per un’assegnazione chiara, a ogni impianto viene attribuito automaticamente un ID identico in entrambi i sistemi. A tale riguardo, IBI ha compiuto un ulteriore passo avanti: per ogni impianto, è stata introdotta anche una numerazione asset standardizzata. Grazie a questo secondo riferimento univoco, IBI può escludere che in caso di correzioni manuali un numero venga inavvertitamente modificato e non sia più possibile assegnare l’impianto durante la sincronizzazione dati.

Patrick Trüby, Responsabile servizio clienti e progetti di Inventsys, apprezza questa novità di IBI: «In molte aziende fornitrici di servizi energetici e idrici vi sono impianti, ad esempio valvole a saracinesca, privi di un numero univoco. Talvolta mancano anche indicazioni chiare e sistematiche in merito alla numerazione. Pertanto, è utile eliminare da subito, grazie alla digitalizzazione, dati obsoleti o parziali quali l’identificazione incompleta degli impianti.»

Nessuna necessità di interfacce costose

L’unico requisito affinché GIS e software di manutenzione dialoghino è che l’azienda di approvvigionamento utilizzi un sistema GIS diffuso sul mercato. Grazie all’architettura cloud, il sistema di Inventsys consente una rapida integrazione dei comuni protocolli dati WMS e WMTS, utilizzati in molti GIS.

Per collegare impianti e dati correlati, Inventsys ricorre a collegamenti web anziché interfacce: una scelta consapevole, secondo Patrick Trüby: «I link, comuni nelle attuali soluzioni web, rendono superfluo creare complesse interfacce, come avveniva invece in passato. Con la nostra soluzione evitiamo ai clienti costi aggiuntivi. Allo stesso tempo, tutti i dati sono sempre aggiornati.»

Dal punto di vista dell’integrazione, ci si chiede se non sia più pratico per l’utente gestire tutti i dati in un unico sistema, unendo, quindi, GIS e software di manutenzione. Patrick Trüby di Inventsys non è d’accordo: «I due sistemi si fondano su approcci diversi, il che ha una sua logica. In senso figurato, il sistema GIS è il tavolo da disegno dell’ingegnere ed è quindi sviluppato da una prospettiva ingegneristica, ossia per dati che cambiano raramente. Il nostro software, invece, è orientato al lavoro sul campo, che si basa su ordini di lavoro quotidiani, messaggi e processi operativi. L’accento è posto su ciò che più conta per i team addetti alla manutenzione: un uso semplice, intuitivo e in mobilità sui dispositivi Android e Apple, anche in assenza di un collegamento dati. Cercare di fondere GIS e manutenzione in un unico sistema andrebbe a scapito proprio di questa semplicità e affidabilità, fondamentale per i tecnici sul campo.»

Un’app al posto di elenchi Excel

Anche gli esperti di IBI apprezzano l’uso intuitivo del software di manutenzione di Inventsys. Nel caso dell’approvvigionamento idrico, tutti gli impianti sono registrati in forma digitale. L’intero processo di manutenzione si svolge tramite il sistema: i campioni d’acqua, i controlli periodici, le letture degli impianti e tutti gli interventi di manutenzione, riparazione e ambientali. «Quando a giugno 2020 si è passati alla fase di implementazione, abbiamo cominciato intenzionalmente dai campioni d’acqua, perché si tratta di un’operazione periodica», spiega Markus Graf. «Elaboriamo tutti gli incarichi tramite il sistema, registriamo i prelievi insieme ai punti di prelievo e salviamo anche i risultati immediatamente con il software. Il dispendioso uso degli elenchi Excel è ormai solo un ricordo del passato. Sono impressionato dall’efficienza con cui ora possiamo gestire l’intero processo tramite smartphone.»

Anche nel caso dell’approvvigionamento di gas, sono registrati tutti gli impianti, fra cui tutte le stazioni di riduzione della pressione e di misurazione, insieme a componenti quali filtri e regolatori di pressione. Per la fornitura elettrica, IBI dispone del maggior numero di oggetti. Qui ai dipendenti rimane solo il compito di completare la registrazione dei lampioni – direttamente via app. In questo caso, però, seguono una procedura diversa rispetto agli altri impianti: mentre la maggior parte degli impianti viene rilevata dal GIS, gli esperti registrano i lampioni con il software di manutenzione. Quindi li trasferiscono nel GIS, perché non ancora presenti in questo sistema. «Nella soluzione di Inventsys, la registrazione funziona in modo molto intuitivo», spiega Markus Graf. «È sufficiente toccare il pulsante relativo a un nuovo oggetto, selezionare il tipo di oggetto e impostare la posizione.»

Perfetta integrazione dei punti di forza

L’esempio di IBI dimostra che i timori di creare un doppione rispetto al GIS con l’introduzione di un sistema di manutenzione sono del tutto infondati. Ciascuno dei due sistemi ha la sua ragion d’essere e i suoi punti di forza. Il GIS rimane il database centrale per le informazioni tecniche e geografiche, mentre il software di manutenzione consente di gestire e contabilizzare tutti i dati e compiti relativi alla manutenzione e al controllo continui e di automatizzare i compiti di routine. Inoltre, gli esperti possono scattare foto degli impianti e acquisire informazioni aggiornate su stato, difetti, valori misurati e molti altri dati utili. Dall’unione intelligente fra GIS e software di manutenzione nasce così una coppia digitale perfetta.